“La musica e' lo spazio tra le note ”
C. Debussy
P er Giovanni il vino è arte, poesia, il vino è emozione.
Le “note” quindi stanno agli elementi che contribuiscono alla produzione del vino, (la vite, le uve, la vinificazione ecc), che sono uguali per tutti, come le note per i musicisti, mentre la musica sta a ciò che sta tra di esse, lo “spazio” appunto, e cioè (l’interpretazione che ne dà l’uomo, il suo intervento nei processi, la sua idea, la sua visione, la sua sensibilità, il suo stile) è questo che crea il vino, è questo che crea la musica, e che rifletterà l’anima di chi l’ha prodotta.
Vigneti vecchi quindi, ad Alberello, con rese bassissime, che Giovanni protegge e valorizza attraverso un’agricoltura tradizionale, sostenibile e consapevole, praticando inerbimenti e sovesci, limitando al minimo le lavorazioni del suolo, ed escludendo totalmente i prodotti di sintesi.
Una viticoltura che mira alla salvaguardia dei microorganismi e degli insetti utili, al mantenimento della biodiversità dei suoli e all’integrità dell’ecosistema, un’agricoltura, che riporta al passato mantenendone viva la storia, e che guarda al futuro.